I decenni che passano lasciano dei segni che non si
cancellano e m’impediscono di appagare le brame del mio spirito che anelerebbe
ad essere errante dovunque. Ma l’anima è libera. Vola via, annullando ogni
ostacolo. E’ dominata da un sentimento che è il miracolo dell’amore, è una
vibrazione tumultuosa del cuore, vittorioso e onnipotente. Per questo, i
decenni si sfaldano dando loro nuova vita, un’energia possente, un rinascere.
E siamo qui, Andrea e io, appagati e pronti a un prodigio di
un sentimento che la lontananza e il distacco fisico non annullano.
Questo palco ospita il
48° festival di Cattolica (21/27 giugno) dove l’arte, la cultura, la
conoscenza, si alleano con un’ospitalità fragrante, sorridente e armoniosa
della gente che ci vive. E’ come sentirsi abbracciati con un calore che
riscalda il cuore.
Mio figlio Andrea che, come per prodigio, tutti voi sentite
accanto, ha scritto nel libro ‘Il vizio dell’agnello’: “A Milano di notte c’è
il mare”.
A Cattolica, il mare c’è sempre. Se ne sente il mormorio
delle onde che parlano, a chi sa
ascoltare, dando loro il benvenuto.
Andrea è fiero della Stella di Sceriffo che il sindaco
Micucci gli offerse consegnandogli l’onorificenza nelle cui vesti mio figlio
riuscì ad individuare centosei camorristi che furono poi arrestati, ripulendo così la città da un marasma che la
offendeva con loschi intrighi.
Seguirono poi altre pericolose inchieste giornalistiche che
uscirono per la rivista Esquire. A Foligno riuscì ad individuare il mostro che
uccideva per puro sadismo, vittime innocenti.
S’introdusse anche, con generosa e consapevole irriverenza,
nella setta degli adoratori di Satana dove, fra fuochi propiziatori, nudità
esposte generosamente, effluvi misteriosi (e penso) tali da ottenebrare il
cervello, riuscì a rendere più verosimile questa pericolosa intromissione nella
setta dei Bambini di Satana. Ottenne
anche il battesimo in nome di quel dio fasullo ed eretico, insistente
nelle fantasie diaboliche ed ottenebrate da questi adepti. Ne uscì indenne, ma
certamente consapevole del rischio corso. Nel 1996 Panorama pubblicò
l’inchiesta giornalistica.
Mi raccontò tutto questo, e lascio immaginare a voi, il mio
sgomento al suo rientro ma la sua
immagine rimasta pulita, generosa, per bene, vinse anche questa prova. Ancora, Panorama
riportò questa eccezionale inchiesta e il successo fu enorme. E ancora mi turba
l’esperienza vissuta da lui e ringrazio il nostro Dio. Andrea era
intellettualmente attirato da queste mirabolanti inchieste. Io, confesso, molto
meno.
Un’altra esperienza fu l’inchiesta giornalistica, che vissi
con ammirato e silenzioso stupore: Andrea passò un mese fra i senza fissa
dimora, gli emarginati, i drogati. Il loro rifugio era nei meandri della
Stazione Centrale. Andrea divise un sacco a pelo e vari cartoni, dove, ne sono
certa, ebbe la protezione di Morfeo,
grazie Morfeo. Ritornò a casa afflitto da un persistente prurito. .
Fermare Andrea nell’indagine
sociale, dettata da una profonda umanità espressa, sarebbe stato come arrestare
sul circuito di Monza un pilota di Formula Uno. Emerge nei miei ricordi Alberto
Ascari, facendo parte, allora, dell’entourage delle nostre amicizie.
Da questo tipo di
esperienze, travestimenti, investigazioni, quale infiltrato e giornalista
investigativo per Panorama ed Esquire, è nata l’idea della “Scuola dei Duri”.
Come Andrea dichiarò “La
“Scuola dei Duri” è una sorta di “Bar letterario”, a metà tra un circolo ed un
salotto. Un posto aperto a tutti dove chiunque può intervenire, proporre,
leggere i propri scritti, o semplicemente ascoltare. Con l’attività della
“Scuola dei Duri” sono riuscito a far pubblicare giovani talenti che altrimenti
non avrebbero trovato spazio e considerazione nel mondo dell’editoria.”.
Questo è Andrea, lo sceriffo amato e irriverente. Questa
nomina rinvigorisce anche il patto di amicizia profonda fra il sindaco Micucci
e la cara e dolcissima Simonetta. Micucci si portò via un po’ del nostro cuore.
Era sempre vestito di bianco e gareggiava con Andrea per abbagliare il pubblico,
con le loro mise e i loro cappelli. Per i prodigi che compie l’energia e
l’amore, li vedo entrambi sul palco, amici fraterni, complici.
Il 3° Premio Pinketts
si apre su uno scenario che ha qualcosa di magico, di irreale.
Amici. Amici, gente, persone, che hanno visto mio figlio
ancora una volta Star di questa serata. Nessuno dimentica. Nessuno ti dirà mai
addio.
***
Sono a Napoli, città
nella quale avrei voluto vivere. Ne amo il colore vivace, cangiante. Ne amo l’intensa
capacità di amare, i vicoli, le stradine con i panni stesi. Ne amo i
protagonisti illustri. Il grande Totò, Eduardo de Filippo, Massimo Ranieri,
Luciano De Crescenzo, Roberto Murolo e Mario Merola, ed altri, in ogni campo
artistico.
Ne amo anche il vocio assordante che in questa città, che è
nostro vanto, esprime gioia di vivere unita a una malinconia latente.
Ed entro in una libreria
di periferia: La Scugnizzeria di Scampia a Napoli.
Le librerie hanno un odore particolare, non quelle moderne
dove imperano scaffali di acciaio o simili. Le librerie di quartiere odorano di
cultura, di vissuto, di saggistica, di curiosità, di inchiostri vegetali.
C’è un’aria
particolare. I libri, di tutti i generi, adatti a qualsiasi età, occhieggiano negli
scaffali come un invito e ritorno allora a Cattolica dalla quale peraltro non
mi sono mai mossa, merito della potenzialità dell’energia che non ha confini, e
incontro Rosario Esposito La Rossa, scrittore, editore e fondatore della
Scugnizzeria che è diventata nel tempo il riferimento culturale di Scampia con le porte invitanti e spalancate
a tutto il mondo. L’obiettivo
primo, ed è edificante, è un monito contro la violenza, l’ignoranza
intellettiva e del cuore. E’ un impegno sociale che crea rapporti umani, che
vuole migliorare chi legge, chi studia, chi ricerca ma anche chi è attirato dal
malaffare, da chi al posto dei fiori ha nel cuore diavoletti o serpentelli, ignari
di quanto viene loro offerto dal regno editoriale di Rosario Esposito La Rossa
che ha portato una ventata di pulizia morale, di generosità, di impegno sociale.
Napoli se n’è accorta. Dovrebbe essere imitato in tutta Italia.
Rosario sarà questa
sera sul palco per ricevere il premio che porta il nome di Andrea. E’ il terzo
premio Pinketts al Mystfest che dopo aver omaggiato nella prima edizione lo
scrittore texano John Lansdale, nel secondo anno il musicista Morgan, ora
consegna il riconoscimento a una libreria.
A Napoli c’è una tradizione che quando ne parlarono i
giornali, mi commosse. Nei bar, se bevi un caffè ne paghi due, è il caffè
sospeso. Usanza ampiamente raccontata dal compianto Luciano De Crescenzo. Quando si era
felici si andava al bar e si pagavano due caffè. Uno lo si beveva e l’altro lo si lasciava per chi non aveva la possibilità.
Ebbene alla Scugnizzeria questo pensiero delicato è abituale.
Alla Scugnizzeria, libreria di Melito e Scampia, hanno attivato il Libro
Sospeso. Ma come funziona? Stesso concetto del caffè. Arrivano in libreria
persone da tutta la città che comprano un libro e poi lasciano un sospeso.
Una libreria davvero speciale. Quarant’anni per vedere nascere una libreria nell’area nord
di Napoli. Dove prima si vendeva la droga oggi si 'spacciano' libri.
Rosario
Esposito La Rossa è stato insignito del titolo di Cavaliere del lavoro “per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà,
nell'integrazione, nel soccorso, per l'attività in favore dell'inclusione
sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per il contrasto alla
violenza”. Questo riconoscimento fu dato
anche al padre di Andrea, l’ingegner Luigi Pinchetti nel lontano 1965.
Io,
grata di questo tripudio che Cattolica offre a mio figlio, dono il mio cuore a
questa città, al Sindaco Mariano, all’adorabile Simonetta e a tutto il pubblico
che anima questa serata. Rosario, Andrea e io siamo onorati di averti
conosciuto. L’energia è benedetta.
L’amato sindaco Mariano Gennari, la squisita
direttrice Simonetta Salvetti, hanno voluto ancora una volta, onorare Andrea e
perpetuare la sua versatilità intellettuale e il suo coraggio, offrendo il 3°
premio Pinketts, a Rosario e alla
Scugnizzeria, libreria dell’anima dove i
valori trionfano sul malcostume, sull’ignoranza, sulla grettezza, sulla
mancanza di valori. Grazie Cattolica.
Annuso
l’aria del mare che a Milano c’è solo di notte ma a Cattolica regna sovrano
sempre.
Qui tutto sul programma del Mystfest a Cattolica dal 21 al 27 giugno.
Milano
– Cattolica, 21 giugno 2021
Mirella
Marabese Pinketts
Associazione
Pinketts – Milano.