Il blog di Mirella Marabese Pinketts

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Mi presento, mi chiamo Mirella Marabese Pinketts e sono la Presidente dell’Associazione culturale Andrea G. Pinketts.

Benvenuti a tutti voi che darete lievito alle mie parole dove è dominante l’emozione.

Sì, sono la madre di Andrea Pinketts. Al suono di questo nome vedo la maggior parte di voi trasalire. Un nome conosciuto e diffuso. La genialità non è ascoltare, interessati, incuriositi, all’eco di questo messaggio perchè è tale e non è un comunicato.



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Franco Califano (30 marzo 2013 – 30 marzo 2023)

Adorabile canaglia, non hai mantenuto la promessa: non escludo il ritorno.

Ti abbiamo aspettato, ti aspettiamo.

Altri hanno tentato di prendere il tuo posto, ma mai uno come te può donarci l’emozione della tua voce, le tue canzoni, il tuo saper essere sempre protagonista assoluto di una vita sregolata ma dominata da un disincantamento sofferto ma leggero, un soffio eterno di poesia espresso con la tua voce, con il tuo sguardo profondo che esprimeva i palpiti della tua anima.

Hai vissuto a trecentosessanta gradi mai pentendoti di nulla, da quella caduta dalla scala che ti pose in una posizione diversa che oscurò e limitò la tua fama di Califfo.

Andrea mi parlava di te, eravate amici.

L’ammirazione era reciproca, la fratellanza si vive anche di lontano.

Io ho perduto Andrea, ma la mia camera è interamente tappezzata dalle foto dei personaggi che hanno animato la sua vita un po’ spericolata, come la tua, insofferente alle regole.

Una profonda sensibilità vi univa, mascherata da una goliardia qualche volta un po’ amara, nascosta abilmente da un’apparente gioia di vivere.

Ci sono due foto tue e di Andrea, insieme; così, ogni momento della mia giornata e delle mie notti, mi tenete compagnia, Andrea e il Califfo. Io accarezzo le vostro foto, scolpite nel mio cuore, nella mia memoria, nella mia nostalgia.

Ma credimi, Califfo, avevi promesso che saresti forse ritornato, ma tu, come Andrea, non sei mai andato via.

Dall’altra parte vi vedo cantare “Tutto il resto è noia” ma non la vostra fratellanza di artisti, non le vostre personalità affini, non la vostra sensibilità che ha creato quei capolavori.

Allora, io, madre di Andrea, canto con voi “Tutto il resto è noia”. Andrea aggiunge, sottobraccio a te, “La musica è finita”.

La tua musica non finirà mai.

Le tue note sono scolpite nel cielo accompagnate dalla tua malinconia che è stata riservata compagna di tutta la tua vita, accompagnata da un sorriso disincantato.

La signora della notte, velata di nero, ha frantumato i rami fulgidi della vostra creatività e del vostro essere.

Un sole celestiale, come avviene per le piante, ha rinvigorito le vostre radici e ne sono emersi rami fioriti che non conoscono la caducità.

Ha vinto la poesia, il talento, l’essere sulle onde di “Tutto il resto è noia”.