Il blog di Mirella Marabese Pinketts

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Mi presento, mi chiamo Mirella Marabese Pinketts e sono la Presidente dell’Associazione culturale Andrea G. Pinketts.

Benvenuti a tutti voi che darete lievito alle mie parole dove è dominante l’emozione.

Sì, sono la madre di Andrea Pinketts. Al suono di questo nome vedo la maggior parte di voi trasalire. Un nome conosciuto e diffuso. La genialità non è ascoltare, interessati, incuriositi, all’eco di questo messaggio perchè è tale e non è un comunicato.



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Festa del papà -19 marzo

19 marzo – festa del papà

Festa, sinonimo di allegria. Cos’è l’allegria? Personalmente, non sono stata mai una persona allegra, non mi si addice; direi che nemmeno mi piace.

Associo la parola festa al raduno annuale degli alpini, con tanto di rispetto per gli alpini, è chiaro; ma la parola festa si addice ad abbondanti libagioni, dove l’acquavite regna sovrana.

Oggi, 19 marzo - festa del papà,  il mio cuore si stringe nel rinnovato dolore di aver perduto mio padre da molto tempo. Un dolore che gli anni passati hanno ammorbidito ma non annullato e non tanto da ricordarlo come una festa. Anzi, la parola festa per ricordare i papà mi sembra quasi un’offesa, mi sembra quasi blasfemo.

E allora, mi riaffiora alla memoria il momento più drammatico della mia vita quando Andrea, mio figlio bambino, aveva sei anni e perse il suo papà.

Squillò il telefono e Andrea disse: «Forse è papà!» ed io allora gli risposi: «No, bambino, papà è andato in cielo per costruire il grattacielo più bello del mondo!»

Mio figlio bambino, con la sensibilità che negli anni lo avrebbe sempre distinto, mi disse: «Allora, papà e morto».

Come posso accettare la festa del papà?

E ancora, passarono gli anni... e in via Lorenteggio ci fu la consueta festa di San Giuseppe.

Andrea ci andò e incontrò la professoressa Mura, insegnante prediletta di Andrea, che vide in anticipo quello che Andrea sarebbe diventato, e gli chiese: «Cosa hai comprato Andrea?»

E lui rispose: «Una cravatta per il mio papà.»  Il papà che lui aveva perduto quando era bimbo e di cui non accettava la morte, dopo sette anni.

Non ne parlai con mio figlio. Lui racchiudeva segreta nel suo cuore la mancanza del padre.

Perciò, festa del papà... e tutti i figli piccoli o adulti che non hanno più il papà?

Figli che accusano nel loro percorso di vita più difficile la mancanza di una guida paterna.

Festa del papà? Non me ne vogliano i venditori di dolciumi vari, di oggetti spesso inutili, di cadeau di cattivo gusto. È il mercato dei sentimenti, io la penso così, la mamma e il papà devono essere onorati nel cuore e nel rimpianto.

Milano, 19 marzo 2023