Io ti risponderò tak for nu (grazie...)
Caro Davide,
è un tardivo pomeriggio di novembre e mi è grato rispondere alla tua mail di un anno fa, nella quale esprimevi a Elisabetta Friggi e ad Andrea Carlo Cappi, il tuo interesse a pubblicare per la casa editrice danese nella quale operi, Saga Egmont, l'audio libro "Il vizio dell'agnello"...
Ora, a compimento del progetto voglio entusiasmarmi e ringraziarti!
Sono la madre di Andrea G. Pinketts e presidente dell'associazione culturale a lui dedicata. Il nostro compito, è far sì che la letteratura duri nel tempo, come insegnamento attuale e futuro.
Nell'incantevole Copenaghen spero che, attraverso il tuo lodevole impegno, la sua "voce" possente ma anche melodiosa e avvincente possa valicare i confini e suscitare emozioni violente, curiosità e desiderio di approfondire chi è lo scrittore Andrea G. Pinketts, come vive, cosa pensa. Ne parlo al presente, da madre, da lettrice onnivora.
Natale è già nell'aria e nel paese dove tu hai la buona ventura di vivere emana un profumo spirituale che alleggerisce i cuori e dona la gioia dell'attesa. Tutte le porte sono già adornate di fiori, di ghirlande colorate che presagiscono la festa nell'attesa che in Danimarca è sentita come un rito religioso, non di forma ma di spiritualità. Mi è spontaneo pronunciare la vostra famosa parola Higge, l'amore e la gioia e il dono che, insieme al profumo della cannella, brilla nelle luci e ne rende il profumo dilagante e rasserenante. Mi offri, caro amico, una tazza di cioccolata calda con la cannella? Ne sento il calore profumato che attenua il freddo, il buio, che nella vostra regione si alterna a lunghi periodi di sole accecante. Una curiosità, com'è il clima di Natale da voi? Grazie di accogliere questa mia ingenua curiosità che potrei, sì, appagare con mezzi tecnologici, oggi tanto in uso, ma io che sono una donna romantica preferisco sentire dire alla vostra maniera, arcaica, che sa di gentilezza, cordialità. Perciò se saprò da te che il cielo ha a Natale colore azzurro terso e buio misterioso, io ti risponderò tak for nu (grazie...). Grazie per oggi, stasera.
Mi affascina che il paese in cui hai scelto di vivere sia uno fra i più felici al mondo. Qual è il segreto? Io credo sia l'amore e l'immensa sensazione che si dà alle piccole cose, alla semplicità, all'uguaglianza sociale. Janteloven esalta i valori dell'uomo, indipendentemente dal valore economico e professionale, grande conquista e lezione del saper vivere nel rispetto reciproco.
I reali, la regina Margherita II in particolare, hanno una visione della monarchia moderna e adeguata ai tempi; vivace, svelta e priva di orpelli. I cocchi dorati non esistono! Esiste la bicicletta, il suo mezzo di trasporto; la regina è chiamata, infatti, la regina della bicicletta. Il suo vessillo, dice la leggenda, è una bandiera che sventola dal 1219 e tale è rimasta svettando felice su questo Stato, indipendente e libero. Higge, sii felice.
Dalla Danimarca, a distanza di decenni, lo scrittore Hans Christian Andersen nelle sue favole ancora ci commuove e, forse, ci fa ancora piangere, ma è una commozione velata di nostalgia. Domina la storia, la letteratura... nella trama dell'Amleto, Shakespeare ha creato l'inimitabile e sempre carico di storia cruenta e tragica principe Amleto. Il suo angoscioso "essere o non essere" che ancora oggi non ha risposta. Il castello nella cittadina di Elsinore (Helsingør) sulle sponde del mar Baltico è muto in uno spettrale e mortifero silenzio. La storia drammatica, ma sempre culturalmente e letteralmente vivace, nasce nel castello di Kronborg che, come tutti i castelli, nasconde segreti arcani e venusti.
C'è un simbolo che ritrae chi agiva nel porto di Copenaghen. È una statua che raffigura una giovane donna, è la famosa sirenetta tratta da una novella di Andersen. La sua voce è triste perché rappresenta l'amore. La sirenetta ha sacrificato la vita per l'amore. L'amore è un sentimento nobile ma spesso distruttivo. È la novella con la quale, ancora una volta, lo scrittore danese Andersen ha toccato il nostro cuore.
Io, con la mia mano trepida e carezzevole, sfioro il viso per asciugare le sue, le mie, le nostre lacrime.
Mirella Marabese PinkettsQui, Andrea Carlo Cappi per Saga Egmont