Mystfest - Cattolica 13/19 giugno 2022

L'aria a Cattolica è satura di parole, di pause. In letteratura come in teatro, le pause sono indispensabili. Come i sospiri, come le attese. Un invito ad ascoltare, a partecipare a quelle emozioni che a Cattolica durante il festival attendono come un tripudio di letteratura, di cultura, di conoscenza.

A seconda dello scrittore che presenta un suo libro le voci si fanno assordanti, assetate di esprimersi. Ma in mezzo a questo esprimere le proprie emozioni, a dare corpo a fantasie, io odo la tua voce Andrea. Chiara, forte anche se l'emozione dà qualche vibrazione. Cattolica ti appartiene, figlio fanciullo. L'hai amata tanto, ti ha dato tanto per parecchi anni e il ricordo vibra ancora adesso anche se il tempo è nemico dei ricordi. Il tempo tende ad attenuare la dolcezza, il rimpianto, la nostalgia. A sfumare l'intensità, il vigore della parola.

Ma rimane la marea dei tuoi amici che come tu hai scritto:

Gli amici sono coperte.

Coperte termiche d'inverno e fresche lenzuola d'estate.

Senza amici sei nudo. E chi ti vuole bene comincia a coprirti. Ti copre tutta la vita.

Gli amici sono il tuo senso della frase.

Nell'anno che corre 2022 la tua generosità di uomo e di scrittore eccelso ha portato al festival di Cattolica un nome prestigioso: l'Ambrogino d'oro. Un'onorificenza del Comune di Milano a personaggi illustri che hanno onorato la città. L'Ex Sceriffo di Cattolica oggi Ambrogino d'oro, un salto di qualità e di prestigio.

Andrea, figlio bambino, ha oggi l'onore di essere presente al suo mentore ideale, Giorgio Scerbanenco al quale è dedicata questa serata con la presenza dell'amata figlia Cecilia che rievoca le tappe della faticosa carriera del padre, culminata da tanti successi letterari, da libri che il tempo impreziosisce di valore e ricchezza spirituale. Io, tua madre, e Cecilia ti abbracciamo nel ricordo dei nostri amati perduti, astri luminosi nel cielo della letteratura. E questa sera, luci fulgenti nel cielo a Cattolica.

Cecilia, tuo padre contribuì ad alimentare, in Andrea, il grande amore per la letteratura e per i pensieri.

Giorgio, tua figlia Cecilia riceverà dalle mani anche se incorporee di Andrea, il IV Premio Andrea G. Pinketts in collaborazione con l'Associazione Andrea G. Pinketts. Mai carezza fu più lieve.

Cecilia, ho avuto anche l'onore in passato di conoscere la tua mamma che come tuo padre che stasera tu rappresenti, è spiritualmente legata ad Andrea di cui conosceva il valore. Mi piace pensare che vedeva il suo futuro brillante come scrittore, uomo, amico. Ricordo il suo abbraccio a Le Trottoir.

Questo festival che si rinnova e continua negli anni è l'immagine della perfetta organizzazione di Simonetta e della Giunta Comunale.

La partecipazione umana e commossa della gente, mai dimentica, della generosa Romagna. Cuore, sentimento, ricordo, presenza fisica e spirituale. Anch'io ci sono con la memoria e la conoscenza.

Memoria, buona vita, futuro.

 Mirella Marabese Pinketts