La fiducia

Fiducia, è una parola arcaica, fa parte di un lessico un po' demodé al quale si uniscono altre parole di cui noi abbiamo perduto il significato: rispetto, generosità, perdono.

È la fiducia negli uomini che ha consentito ad Amarena di camminare indisturbata nei prati del paese che l'ha ospitata gioiosamente insieme ai suoi due cuccioli. Sì, perché Amarena è, era, un'orsa inoffensiva adottata dal paese San Benedetto dei Marsi, di cui era la mascotte.

Ho scritto "era" con il cuore che si stringe.

Io credo che non in tutti i paesi arrivino i giornali, la televisione e poi la gente non legge, segue probabilmente le partite di calcio, di basket, di atletica leggera e ballando con le stelle. La gente è poco attenta agli episodi di violenza. Forse, non tutte le persone si tengono informate quotidianamente e per varie ragioni non si accorgono di quello che accade nel mondo, dove una follia cattiva e distruttrice ha colpito come gli tsunami che distruggono case, sentimenti, seminato morte, povertà.

In passato, quando Andrea era parte viva della mia vita e delle mie giornate, usavamo scambiarci le notizie del giorno, quello che accadeva al di fuori del nostro piccolo mondo, con un'autentica comunicazione verbale, spirituale, emotiva. Ecco perché oggi, Andrea, ti scrivo continuando un dialogo che c'era abituale.

Tu, da dove sei, Andrea, sai già tutto e come me e tutte le persone che amano gli animali, parola orrenda, dobbiamo chiamare in altro modo gli amici che ci accompagnano nella vita insegnandoci il significato della parola "amore".

Un uomo, di cui non cito il nome per rispetto umano, nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre, si è visto minacciato solo perché mamma orsa, di nome Amarena, è entrata nel suo giardino, seguita dai suoi due cuccioli. Lui ha imbracciato il fucile e senza un attimo di riflessione ha sparato abbattendo una mamma, privando i suoi cuccioli della loro sicurezza, della loro protezione, del loro latte: elemento di vita. 

Questo sconsiderato gesto ha naturalmente sollevato l'indignazione di tutto il paese.

Mi ha intenerita la frase di Sgarbi «Come perdere un fratello».  I cuccioli si sono nascosti in solitudine di terrore e abbandono. Lo scrittore Hemingway scrisse: «C'è qualcosa di nobile in questa grossa bestia, qualcosa che fa pensare ad un barlume di sentimento umano, sparare ad un orso è come sparare ad un fratello».

Il paese San Benedetto dei Marsi è in fermento. L'orsa era inoffensiva, aveva anche degli amici che ammiravano i suoi cuccioli, l'uomo nero che le ha tolto la vita è minacciato di morte. Non avverrà perché l'umana pietas avrà il sopravvento sul desiderio di vendetta.

È certo che nel cuore di quest'uomo il rimorso e la vergogna saranno il tormento quotidiano. I due cuccioli sono stati avvistati, non si sono allontanati troppo dal luogo del massacro, ma sono piccoli e il bosco è pieno d'insidie.

Andrea, bimbo mio, io ti ho trasmesso l'amore per gli animali, abbiamo goduto insieme della loro innocenza e soffriamo insieme di quanto ha compiuto la sconsideratezza e l'indifferenza emotiva di questo grilletto facile e oggi mi piace condividere con te questo dolore, ne traggo un po' di consolazione. Ma tu sei così lontano. Non tanto da non cercare con lei, Amarena, le tracce dei cuccioli smarriti.