Il libraio di Altaforte Edizioni racconta...

Buongiorno, un piccolo omaggio verso chi, in un mondo di scrittori da strapazzo, aveva realmente il senso della frase.

Lorenzo Baccano - Messanger 03 Febbraio, 2021

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CARTASTRACCIA

Il libraio di Altaforte Edizioni racconta..

Capitolo 50 – Andrea G. Pinketts

Io sono un ex picchiatore, ex. L’ultima è di ieri sera. Io continuo a perdonare attraverso la vendetta.

Se Fred Buscaglione fosse nato a Milano avrebbe scritto romanzi noir e se fosse nato nel 1960 e non morto proprio agli albori di quel decennio avrebbe fondato, nel 1991, la scuola dei duri. In pratica si sarebbe chiamato Andrea, avrebbe avuto origini trentine e irlandesi ed il cognome avrebbe risposto al nome di Pinketts. Con una G., rigorosamente puntata, nel mezzo. Un G. dal sapore di Genio.

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 Scott Fitzgerald disegnò un abito fatto di parole sulla pelle di Pinketts:

Fatemi vedere un eroe e io vi mostrerò una tragedia

Aveva il senso della frase il meneghino, il suo alter ego fatto di inchiostro e carta, Lazzaro Santandrea, che venne fuori dalla penna geniale – non genialoide ricorda mongoloide, citazione sottovoce, ma non troppo, nello studio di Gigi Marzullo – e dall’odore sigari e alcool consumato sul naviglio ambrosiano in quel de Le Trottoir. Chi scrive ha passato alcune notti con Andrea G. Pinketts, nella Milano da bere fuori tempo massimo, quella degli anni ’10, sbiadita rispetto alle luci accecanti degli ’80. Le parole fluiscono, come quando durante una rassegna letteraria in Francia la sua stanza di hotel prese fuoco (sigari, ça va sans dire), mentre il bagno si allagava (il rubinetto aperto ed una telefonata, una lunga interurbana). Fuoco e acqua insieme.

Il conto dell’ultima cena – da cui prende il nome uno dei suoi testi più celebri, uscito in Francia con il titolo La Madone Assassine _ lo ha pagato fino all’ultimo centesimo. Scrittore sociale, l’introspezione dei gialli come denuncia verso la società, che non ha mai dato particolari garanzie, ma, del resto, non sono mai stato un televisore a colori.
Parole in libertà che diventano verità e bugie. E le bugie, alla fin fine, sono regali, mentre le verità si pagano fino all’ultimo centesimo.

Di Lorenzo Cafarchio

https://altafortedizioni.it/cartrastraccia-pinketts/

 

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In una libreria

“Cartastraccia” e l’odore mi sale alle narici e al cuore, donandomi un’emozione immediata. Si respira cultura anche se come scrive Lorenzo Cafarchio, molti, troppi  libri, sono pagine che si susseguono ed esprimono “il vuoto”.

Andrea ha pagato fino all’ultimo, fino allo spasimo, il conto dell’ultima cena con il suo senso della frase e le parole che affluivano dalla sua penna vorace, talvolta limpida, talvolta luminosa, tortuosa, irriverente, cinica, sentimentale.

I suoi libri, le poesie, le presentazioni, donavano davanti a tutti, gli aspetti della vita, lasciandoci affascinati dalla maestria magica delle parole che fluivano come un gioco anzi giocavano fra loro come le esigenze di un fanciullo. Io, sua madre, le inseguivo immergendomi in quel mondo fatato, assorbendone il contenuto, i messaggi, le considerazioni, talvolta amare, talvolta ilari e sempre tali da lasciare il segno.

Io, a mia volta, leggendo diventavo fanciulla e mi abbeveravo di quella cultura del cuore, di quelle storie che vagavano al di sopra di noi, lasciandoci una curiosità colorata di personaggi drammatici, qualche volta comici.

Le vicende, qualche volta, dei suoi personaggi ci facevano sorridere anche ridere. Ridere, è così difficile.

Eri piccola così. Andrea era il doppio di Fred che nella sua musica esprimeva sorridendo con un sorriso malandrino la sua malinconia del vivere senza Fatima, il suo amore perduto.

Guarda che mare, guarda che luna (Fred Buscaglione), quella luna che avrebbe urlato i loro sogni,  a Torino, a Milano e a Le Trottoir, dove tu, Lorenzo, godesti con Andrea un’atmosfera nutrita di cultura, di fumo, di sigari, di bicchieri (o bottiglie) dove Bacco era complice godereccio.

E’ complice universale Fitzgerald  che con la sua tenerezza della notte disegna faville di grande letteratura in America ma arriva anche a Milano nelle librerie, nelle bancarelle, nei giornali, dove Pinketts troneggia.

Andrea era distratto, il suo pensiero era sempre “altrove”. In Francia, nella sua stanza d’albergo, lasciò sul letto il suo sigaro acceso. Divampò un incendio. Dimenticò di chiudere i rubinetti del bagno; l’acqua fluì provocando una contenuta inondazione. L’autore si trovava nella piazza dove in una rassegna stampa era stato invitato a parlare e a presentare il suo libro “Il conto dell’ultima cena” tradotto in Francia con il titolo “La madonna assassina”, ignaro di quanto era accaduto. Il sindaco gli diede simbolicamente "le chiavi della città" mentre la stanza d'albergo andava a fuoco e si allagava nello stesso momento!

Gli fu conferita nel 2006 l’al­ta onorificenza di Cavaliere al Merito Culturale della Repubblica Francese, così commenta­ta da Andrea: “Nemo propheta in Pinketts” .

Fuoco e acqua. Grazie, Lorenzo, la dea degli artisti che si esprime comunque e dovunque si erige, superba.