Era l’estate del 2012, il mio primo incontro con Andrea.

Andrea è stato, è un vero Genio e come tale lui e la sua arte sono immortali.

L’ho ammirato, seguito ed ho letto con piacere le sue opere. Mia mamma è sempre stata una sua fan scatenata, adorava Andrea perché era l’unico artista che le trasmetteva, nel panorama culturale e artistico degli ultimi trent’anni, genialità e soprattutto percepiva il suo animo buono.

Per tutto ciò sarò per sempre grata a Michele Arpaia suo road manager, che me lo fece conoscere.

Desidero raccontare il mio primo incontro con Andrea. Era l’estate del 2012.

Andrea doveva presentare un artista che esponeva dei quadri realizzati con il sale in una galleria d’arte nel budello di Alassio. Mi apparve un bell’uomo elegante che ostentava uno stile eccentrico ma di classe, inoltre mi colpì subito la sua timidezza ed il suo garbo.

Si era fatta l’ora della presentazione, entrammo tutti nella galleria d’arte, molte persone erano accorse. Andrea con la sua voce forte e squillante cominciò a parlare e disse: “signore e signori ci ritroviamo tutti qui alle 21.00!!!”, tra le risate e lo stupore se ne uscì dalla galleria e noi al seguito. Le nostre risate echeggiavano nel budello mentre andavamo tutti insieme a mangiare. Finita la cena rifacemmo lo stesso budello ma questa volta Andrea urlava: “veniteeeee, veniteeeeeee, venite alla galleria veniteeeee”. Con il suo carisma e con quella voce profonda ma sonora non potevi non notarlo ed accogliere il suo invito. Io ero rapita e affascinata da quell’uomo. Entrammo in galleria, il pubblico piano piano arrivava mentre noi, nel frattempo, osservavamo i quadri di sale. Andrea cominciò a descrivere le opere dell’artista e lì rimasi colpita ancora una volta dalla sua enorme cultura e sensibilità, non si risparmiava con il suo senso della frase, la sua ironia; dopo poco come un vero e navigato attore di commedia dell’arte, per fare capire che le opere erano veramente di sale, si avvicinò ad un quadro e gridando disse: “vedete è saleeeeeee!!!” e diede una “potente leccata” alla tela come se stesse gustando una prelibatezza. Una grande risata accompagnata da un grande applauso ha fatto da cornice a questo momento. Questo ricordo indelebile è impresso nel mio cuore.

Andrea è questo, si dà alle persone, sa essere generoso. A proposito di sale Andrea è come il mare, immenso e salato, dà sapore ad ogni cosa.

Potrei raccontare tanti altri aneddoti, incontri con Andrea da raccontare, ma quello che conservo dentro di me, è la consapevolezza di aver conosciuto un uomo geniale con grande cuore; il suo cuore si rifletteva nei suoi occhi teneri. Persone così sono rare, rarissime, ed io mi sento una privilegiata.

In quegli occhi ho “visto” e percepito il grande amore per la sua mamma, la sua regina. Questa cosa mi univa ad Andrea.

Artisti di questa caratura, lasciano il segno, sono immortali.

Andrea c’è.

Grazie alla sua mamma ed all’Associazione che porta il suo nome, l’associazione Andrea G. Pinketts.

Invito tutti ad approfondire la conoscenza di questo grande artista, il genio Andrea G. Pinketts, perché conoscerlo vuol dire ricchezza interiore per ognuno di noi.

(Lorena Silvia Sambruna - Milano 3 Giugno 2021)

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Questo tuo ricordo di Andrea, del primo incontro, e dei successivi che appagavano oltre all’ammirazione per il personaggio eclettico che cantava con le sue parole come un giocoliere magico con la sua smisurata cultura che ci lasciava tutti consapevoli dei nostri limiti. Andrea sciorinava il suo sapere che ci faceva capire quanto gli fosse costato nel suo percorso assorbire la sua capacità di intrattenerci, di eccitare la nostra curiosità, di uscire dalle sue serate con l’anima ricca fino allo spasimo. Di più non si poteva. Grazie di avere capito l’intimità intellettuale che esisteva ed esiste ancora oggi tra me e mio figlio. E’ vero che ero la sua regina. Anche per suo padre che mancò troppo presto, ero la sua regina. Nel cuore di Andrea è rimasto l’eco di questo amore e di questa parola che io ho trasmesso a mio figlio. Grazie Lorena di averlo captato.